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Le Interviste di (Tony) Antonino Pipitone: *14 maggio - ll cognome di Denise2021./ *4 giugno - Il sospetto2021./ *25 giugno - Voglio la verità su mia figlia2021./ *2 luglio - La lettera2021./ * 9 luglio - Intervista2021./ *10 settembre - Le parole di Tony2021.
Tutto inizia da questa intervista rilasciata da Antonino Pipitone dopo 17 anni di assenza dal sequestro di Denise. LINK: https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartogrado/il-cognome-di-denise-pipitone_F310754401018C02 da quel momento in poi ne rilascerà altre cercando di raddrizzare il tiro inutilmente. A seguito di una serie di interviste, in particolare la prima del 14 maggio 2021, rilasciate dopo 17 anni dal rapimento di Denise, da parte del mio ex marito tramite una nota trasmissione (...), sono stata obbligata a fornire alcuni chiarimenti su una parte della mia vita privata per mezzo di un video e di questo scritto, cosa che avrei voluto evitare. Ho sempre dato la priorità assoluta alla ricerca di Denise, mettendo da parte la vita privata affinché non si perdesse l'obiettivo principale, e sempre così sarà.
Oggi, dobbiamo dire, a causa del comportamento avuto in tutti questi anni, (Antonino) detto Tony Pipitone, è un cognome, solo un (diritto legittimo) nei confronti di Denise, a parte il legame d'affetto che nessuno gli ha mai negato.
Lui ha perso ogni suo diritto morale genitoriale dei MIEI FIGLI, dal momento che li ha abbandonati volontariamente quando avevano estremo bisogno, disinteressandosi completamente di tutto, sia affettivamente, economicamente che nelle ricerche (documenti verificabili). A sostegno di quanto da me scritto, c'è mio figlio che ne ha sofferto più di tutti perché lo ha vissuto. Kevin, persona autonomamente pensante, mi ha incoraggiato a rispondere alle sue dichiarazioni da noi non condivise, perché non rispecchiano la realtà.
Dopo la prima intervista di Tony Pipitone, Kevin lo chiamò telefonicamente (lui vive a Mazara, Kevin no). Gli disse che assolutamente il tipo di intervista da lui rilasciata nella trasmissione (...) non era stata gradita, gli argomenti che aveva trattato non corrispondevano ai fatti realmente accaduti, quindi lo esortò a non proseguire in questo senso, cosa che non fece. Poiché mio figlio era a conoscenza della sua decisione in tutti questi anni, cioè che
"Non voleva assolutamente che il suo nome venisse associato a questa vicenda e quindi con Denise", ne rimase basito del suo intervento, dal modo come si fosse espresso "lui come vittima di tutto". Nell'intervista si mostrò tutt'altra persona. (14 maggio - Il cognome di Denise, 2021).
Già da anni, mio figlio ha interrotto quei pochi rapporti di cortesia che aveva con Tony Pipitone per una serie di situazioni accadute.
In 17 anni, NON è grazie a Tony Pipitone, che ancora oggi si parla di Denise, e sono attive le ricerche. Lui non ha mosso un dito in niente. Le sue sono parole infondate quando dice che in questi anni ha cercato Denise (documenti verificabili). Dal sequestro, non si è mai prodigato nelle ricerche (né di azione né economiche), non ha mai avuto spese legali (mai pagato l'avvocato, consulenti o altro...), al contrario le sue spese, quelle che gli spettavano, sono state pagate da Pietro. Il mio ex era solo una figura "fantasma" rappresentato in aula da un legale che conosciamo bene e basta. Infatti non esiste nessun verbale che testimoni la sua presenza durante le udienze in questi anni di processi, tranne quando fu sentito direttamente. Da sempre, solo un uomo se n'è preso sempre cura e si è fatto carico di tutto, dei miei figli, collaborando attivamente nelle ricerche andando nelle varie regioni, città, stadi, ovunque... per affiggere locandine, striscioni e tanto altro materiale utile, e si chiama Pietro Pulizzi, il padre naturale, genetico di Denise, e padre morale di mio figlio. Colui che, come stabilito dalla legge, non ha mai negato gli alimenti a entrambe le figlie, ancora oggi, nonostante il suo stato lavorativo attuale precario (disoccupato) che per legge ai giudici non interessa. Passa regolarmente gli alimenti alla figlia Alice trentenne, (poiché a detta loro, ancora non lavora. Non per altri motivi, come qualcuno vorrebbe asserire).
Comunque sia, Tony Pipitone ha sempre lavorato (documenti verificabili); all'epoca non era disoccupato come ha dichiarato per giustificarsi in una delle sue interviste, per il fatto che non provvedesse agli alimenti di mio figlio. In ogni caso, non esiste scusante per esimersi dalle proprie responsabilità (vedi Pietro Pulizzi). Di sicuro, se fosse rimasto in famiglia come altri genitori, avrebbe dovuto sostentare i "figli", perlomeno il minimo indispensabile. Un "padre" che dice e ritiene di non essere solo un cognome, a sua volta non dovrebbe negare ai figli i loro diritti, in particolar modo a mio figlio, colui che avrebbe dovuto tutelare in primis ancor prima di parlare di Denise. Eppure non lo ha fatto, ha preferito e deciso che fosse un altro uomo a fare le sue veci, togliendosi di dosso ogni sua responsabilità. Pietro Pulizzi si è occupato di sostentare coloro che Tony definisce "figli", che non è solo una parola con cui ci si riempie la bocca per comodità.
2) Tony Pipitone ha vissuto con Denise quasi due anni, per l'esattezza un'anno e nove mesi, mentre nei primi due anni di vita, ha frequentato costantemente il padre naturale. Chiariamo per sempre questo loro sbandierare nel dire (se l'è cresciuta lui) falso, come se questo fosse una ragione per esigere un trofeo, un premio. Per ragioni lavorative ha vissuto 7 anni in Toscana, ci si vedeva 2/3 volte l'anno, poi si è stabilito nuovamente a Mazara del Vallo, quando Denise aveva 2 anni già compiuti, come si evince dalle foto del compleanno, lui non era presente.
3) Una delle motivazioni per cui non mi sono trasferita in Toscana è che se il mio ex marito mi avesse preparato le condizioni adeguate per me e mio figlio, sarei andata via da Mazara.(Parole piene d'ipocrisia dette durante un'intervista, che in assoluto non doveva proferire, visto il dolore che sto vivendo da anni e pur consapevole dei fatti avvenuti tra noi, "Se io mi fossi trasferita, forse tutto questo non sarebbe successo")...(sequestro di Denise)
Boccheggiano, esattamente era il paesetto dove andò a vivere Tony Pipitone per lavoro. Contava circa 250 abitanti, tutte persone adulte e anziane. Si trovava in un posto sperduto sopra una montagna per cui si rimaneva isolati dal resto del mondo se non avevi un mezzo con cui spostarti e in quel periodo non avevamo l'auto a Boccheggiano. Il mio ex aveva preso in affitto una casetta fatiscente a buon mercato; in precedenza era stata l'abitazione di una coppia di vecchietti. Era orribile in tutti i sensi. Ero molto giovane e avevo un bambino piccolo, quindi non ero d'accordo nel trasferirmi in quella casa, in quel paesino. Più volte gli dissi di cercare un altro alloggio più decoroso, magari nella città vicina in pianura, dove anche Kevin potesse giocare e socializzare con altri bambini, ma lui niente. Soprattutto perché, come detto dallo stesso sia a me che ai miei familiari, in quella casa succedevano cose a lui inspiegabili e anomale. Nonostante ciò, alcune volte andai a trovarlo, qualche volta sia da sola che con mio figlio. Stavamo giorni interi isolati a Boccheggiano, io e Kevin, e non eravamo abituati a quell'ambiente freddo. Ma soprattutto, in quella casa tetra si faticava a starci bene. Il mio ex invece si era abituato, tanto da non abbandonare mai quella casa, fino a quando non si trasferì nuovamente a Mazara.
Chiarisco che non ho nulla contro Boccheggiano e i suoi abitanti; anzi, ho un bel ricordo di alcune brave persone che ho incontrato in quel posto. Anche Kevin, nonostante gli anni, si ricorda di alcuni di loro. Qualsiasi paese in cui nasci e vivi, che sia bello o brutto, quella è casa tua.
4) Anche se non fosse stato messo al corrente esplicitamente della vera paternità come qualcuno asserisce, Tony Pipitone sapeva benissimo che Denise non poteva essere sua figlia naturale, ne era consapevole visto "la precedente procreazione da donatore". Inoltre, il fatto che non ha dovuto affrontare nessuna spesa per la "procreazione di Denise", così come era avvenuto per la precedente gravidanza, dato che fosse l'unico che lavorava in famiglia, sarebbe stato normale chiedersi da dove avrei preso il denaro, chi avrebbe pagato tutta la procedura medica. Oppure, fa comodo non sapere a convenienza...
In accordo con Pietro, decidemmo di portare avanti una gravidanza in modo naturale, appunto con la persona che amavo. Denise è stata fortemente voluta.
Denise decise quando nascere, il 26 ottobre del 2000, con parto cesareo d'urgenza, non programmato. Smentisco il fatto di aver confermato al mio ex la paternità di Denise davanti a degli estranei, compresi alcuni avvocati. Questo non è mai accaduto.
5) Era a conoscenza dei miei/nostri sentimenti, anche perché anni prima della nascita di Denise, mi aveva lasciata interrompendo il nostro rapporto matrimoniale telefonicamente, quando se ne pentì ormai era troppo tardi, i miei sentimenti nei suoi confronti erano andati persi. Negli anni successivi trascorsi da coniugi ero stata anche molto sincera con lui, quasi esplicita sulla mia vita privata e quindi (non poteva non accorgersene, anche per varie ragioni personali successe tra noi). Con gli anni, la nostra, era diventata una famiglia "di apparenza, di comodo", un accordo tacito tra me e lui, perché non voleva che io lo lasciassi. Inoltre, come si evince anche dagli atti ufficiali, Tony Pipitone, anni prima del rapimento di Denise, più volte fu contattato e avvicinato da più persone che gli raccontarono della mia relazione, di certo "non cadeva dalle nuvole" e non era uno stupido.
6) In 17 anni, per sua volontà, non ho mai potuto nominarlo, voleva starne fuori da tutto.
Attraverso mio figlio, ho saputo che Tony Pipitone, "non voleva che il suo nome fosse associato a questa vicenda". Per lui, eravamo come la "peste". Infatti dovevo stare attenta nelle mie interviste, guai a pronunciare Tony (Antonino) Pipitone, diceva che voleva essere lasciato in pace nessun riferimento alla sua persona, si arrabbiava molto quando in qualche trasmissione facevano il suo nome, in uno di quei casi, lui annunciò querele. In 17 anni, abbiamo rispettato la sua volontà.
7) Il conseguimento del diploma di Tony Pipitone (argomento tirato in ballo nella sua prima intervista) avvenne molti anni prima della nascita di Denise, cioè quando mio figlio aveva 3 anni. Nel 1996, già da qualche anno aveva terminato gli studi conseguiti a Mazara del Vallo. Nello stesso anno, primavera/estate del '96, io, all'epoca venticinquenne, Tony Pipitone decise di trasferì in Toscana per lavoro. Quindi, è sbagliato far intendere al pubblico in ascolto che nel periodo in cui c'era Denise lui studiasse. È falso. "Casa, lavoro e studi" per quale motivo? Per farsi compatire dalle persone?
Dopo aver preso la decisione, dopo 17 anni, di uscire allo scoperto per andare in trasmissione (la stessa di cui avevo comunicato pubblicamente di aver diffidato e quindi consapevole di questo), se fosse andato solo per parlare di affetto e dolore nei riguardi di Denise, per noi "genitori naturali di Denise" da persone civili ed equilibrate, non sarebbe stato un problema, purché si fosse limitato a quello e non fosse andato oltre il dovuto. Invece, nella sua intervista, ha fatto finta di stare "fuori dal mondo", estraneo a tutto. Tony Pipitone non ha scelto di esporsi per lottare o cercare mia figlia, ma per dimostrare la sua completa estraneità ai fatti, rendendosi pubblicamente vittima della situazione, prendendo le distanze da me, mettendomi in cattiva luce negando i fatti reali, creando così tra noi una frattura insanabile. Purtroppo i verbali del 2004 non dicono lo stesso di quello che ha riferito durante le sue interviste, e sono documentabili. Dichiarare pubblicamente di non aver sospettato di nessuno sui possibili colpevoli del sequestro, non ha aiutato Denise, ma con codardia se stesso dalle possibili minacce, magari le stesse che aveva già ricevuto anni prima. Peccato che nei verbali aveva fatto scrivere da subito nero su bianco i nomi dei sospettati, anche perché prima del sequestro di Denise, anche lui aveva ricevuto vessazioni e insulti dalle medesime persone da noi accusate. Per cui, ci siamo chiesti il perché e il senso del suo intervento in tv, per poi negare i fatti realmente accaduti.
Nell'estate 2021, nonostante ci fossero i presupposti, Tony Pipitone mi ha negato ciò che avevo chiesto pacificamente, l'annullamento del matrimonio alla Sacra Rota.
CHIARISCO MEGLIO ATTRAVERSO GLI ANNI.Nel
*1989 ad agosto mi sono sposata con Pipitone.
Nel
*1993 è nato mio figlio.
Nel
*1996 Tony Pipitone è partito per la Toscana, mio figlio aveva quasi 3 anni.
Nel
*1997 Tony Pipitone ha interrotto il nostro rapporto matrimoniale tramite una telefonata. Negli anni a seguire il mio matrimonio è stato solo di apparenza.
Nel
*2002 a fine dicembre Pipitone è tornato a ristabilirsi nuovamente a Mazara del Vallo.
Nel
*2006 dopo il rapimento di Denise e dopo aver avviato da circa un anno prima le pratiche per la separazione, Tony Pipitone è andato via definitivamente da casa mia.
DUNQUE: Ho vissuto
*sei anni di matrimonio continuativo prima della partenza di Tony Pipitone, successivamente
sette anni vissuti lontani perché si trasferì in Toscana per lavoro, durante i quali non eravamo più sentimentalmente legati e ci si vedeva
2 o 3 volte l'anno per 15 giorni circa.Pipitone Tony ritornò stabilmente a Mazara a fine dicembre
2002. Il 1° settembre
2004 venne rapita Denise. Questo è il punto del nostro trascorso scandito dagli anni e quindi non si potrà dire diversamente.
Nessuno è perfetto, però, almeno io ho sempre raccontato la verità (riscontrabile). Dopo tutto questo dolore e sofferenza, ancora bugie e ipocrisia da coloro che non dovrebbero. Questo proprio no!Sono sempre stata chiara e coerente e continuerò a esserlo, a differenza di qualcun altro...
Non ho detto nulla di nuovo che già non fosse stato confermato anche in presenza del mio legale e messo per iscritto fin dai giorni del rapimento di mia figlia. Basta con le bugie. Se non avete il coraggio di metterci la faccia, rimanete dove siete sempre stati: nel silenzio.
Presenze di Tony Pipitone ai processi
Appello 18 udienze: in 18 udienze assente.
Collegio 43 udienze: in 2 presente (udienza del 20/12/10 era citato e UD. Del 12/4/11), 41 assente
Chiedete se il suo avvocato aveva i fascicoli sul caso.
In questo scritto, per ulteriore tutela della privacy, sono state volutamente omesse alcune spiegazioni, dettagli e altri racconti, anche se sarebbero serviti per una maggiore comprensione per una visione completa e un senso logico, ma va bene così.
Tutti i fatti da me esposti in questo scritto sono documentabili e supportati da testimonianze. Pertanto, se qualcuno avesse qualcosa in contrario, lo dimostri attraverso documenti verificabili.
Con la speranza che qualcuno, al di là di Tony Pipitone, non voglia approfittare di questa mia tragedia, "vicenda che non gli appartiene affatto", e utilizzarla per mania di protagonismo, per cercare una luce riflessa. Dimenticando che dietro tutto questo dolore c'è il rapimento della mia bambina di 4 anni, e non un palcoscenico da Oscar. E soprattutto un padre legittimo assente. La decenza in questi casi sarebbe d'obbligo. Staremo a vedere se la continuità di alcuni atteggiamenti si baserà sulla priorità utile e necessaria, cioè la ricerca di Denise, oppure sul gossip, il pettegolezzo, il proprio ego personale. Adesso vedremo il vero interesse di alcuni...
Mazara del Vallo - 12 settembre 2021
Pietra Maggio
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