Piera Maggio e Pietro Pulizzi, genitori di Denise: "La conferma di mentalità, incompetenza ed errori"

》》Da una discussione che Pietro ha avuto piuttosto accesa è emerso qualcosa di grave che ancora una volta ci conferma alcune mentalità malsane, incompetenza ed errori d'indagine a questo punto volutamente commessi. Sono trascorsi 20 anni e nonostante ciò gli sproloqui di qualche ex poliziotto non smettono di finire e non saranno di certo gli unici.
Ovviamente sia chiaro, tutto ciò non è rivolto a tutte le forze dell'ordine o a tutti coloro che vi hanno lavorato nell'indagine su nostra figlia. Non abbiamo mai fatto di tutta l'erba un fascio, non si dica questo di noi.
Purtroppo all'interno di un nucleo operativo di forze dell'ordine di Mazara del Vallo, ancora oggi emerge quella parte di mela marcia che ci conferma che l'operato di alcuni nell'indagine è stato svolto con il pregiudizio e la convinzione del non coinvolgimento di quelle persone da noi subito segnalate. Addirittura, cosa assai grave, durante la discussione ha anche attribuito a noi la mancata riuscita del ritrovamento di nostra figlia, quindi vi lascio immaginare l'ignoranza ma soprattutto la malvagità nel formulare accuse (sul nulla) a due genitori a cui hanno rapito la loro bambina e che vivono nel dolore. (Questa gente, prima di parlare inutilmente, vada a informarsi per bene.) Purtroppo ci rendiamo sempre più conto che l'indagine è stata viziata da comportamenti errati, che avevano a che fare con amicizie e conoscenze varie con soggetti coinvolti nell'indagine. L'innaturale ambiente di quel periodo non ha favorito una buona e delicata indagine che doveva essere avulsa da ogni conoscenza che andava in conflitto con la ricerca della verità.
Non è che passandosi la patata bollente tra le mani possa renderli oggi degli eroi. C'è persino chi si difende di essere arrivato 28 giorni dopo nell'indagine, manco se avesse detto "2 anni".
Se qualcuno pensa di lavarsi la propria coscienza sporca, sappia che neanche il sapone potrà riuscirci.
Abbiano perlomeno la dignità e la consapevolezza degli errori commessi senza perseverare ancora facendoci del male con le loro parole, diversamente non potranno ricevere da parte nostra il silenzio davanti allo scempio.
Con tutto il rispetto di ogni professione, ognuno deve saper svolgere il proprio lavoro e mansione, di fatto il lavoro d'indagine non è stato affidato al pescivendolo di turno... o perlomeno era ciò che noi pensavamo.

Denise, ti chiediamo scusa noi per aver avuto a che fare con gente senza cuore, né dignità né senso di giustizia!

Piera Maggio e Pietro Pulizzi

Domenica 8 settembre 2024
cerchiamodenise.it

Dal profilo Facebook nei commenti del post Pietro Pulizzi scrive:
Stamattina la collera è stata abbastanza forte e di sicuro non sono rimasto in silenzio.Nessuno si permetta più di avvicinarsi a me per parlare a vanvera senza nemmeno sapere i fatti reali, a maggior ragione se per giunta hanno lavorato al nostro caso. In più, abbiate il rispetto di non parlare di mia figlia come se fosse un sacco di patate. Piuttosto, statevene zitti e non venitemi a chiedere "se secondo me mia figlia sia ancora viva" oppure non esprimete a me il vostro parere dicendomi cose negative su Denise. Il cervello non è un optional.
08 settembre 2024

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